L'On ZonSu© è un'antica arte di massaggio del piede (letteralmente: l'arte di toccare il tallone), la cui origine si perde nella notte dei tempi dell'antica Cina. Per comodità viene anche definita riflessologia plantare, ma si discosta molto da ciò che si intende e si immagina con questo termine (e dalla riflessologia occidentale, detta anche Fitzgerald), perché tratta punti riflessi ma non solo e perché si esegue sulla pianta del piede ma non solo.
E' una pratica di massaggio basata su antiche mappe (o tavole), che vengono in parte attribuite a personaggi mitologici della Cina preistorica e in parte a imperatori, medici, maestri taoisti storicamente esistiti.
L'On
Zon Su© veniva
utilizzato come pratica
per mantenere e recuperare benessere e
così oggi deve essere considerato. Attraverso il massaggio del
piede, seguendo precise tecniche e mappe,
si rimette
in circolo l'energia vitale della persona,
sia fisica, che mentale, che spirituale. Il benessere che ne deriva
va a vantaggio non solo di chi riceve il massaggio, ma anche di chi
lo pratica e per questo si ringrazia sempre la persona che si
massaggia.
Vi
sono mappe molto
antiche, in cui è difficile vedere e comprendere i collegamenti con
l'uomo e le parti del suo corpo, e altre in cui vengono rappresentati
gli organi umani, ma in ogni caso si tratta di una visione diversa da
quella a cui siamo abituati: il fegato che viene rappresentato sulla
pianta del piede non è il “nostro” fegato, o non solo. È legno,
è primavera, è occhi, è un rettangolo, è nascita, è espansione,
è vento, è collera... E così per molte altre immagini e
rappresentazioni presenti nelle varie tavole di massaggio.
Per
tradizione è un massaggio che si pratica a terra, per
mantenere quel contatto particolare con uno dei Cinque Movimenti (la
Terra, appunto) e per far sì che chi pratica il massaggio faccia un
lavoro fisico su se stesso: la posizione “scomoda” costringe
costantemente a spostarsi, allenando il corpo e favorendo una
migliore circolazione sanguigna, con benefici per tutto il corpo.
Secondo la tradizione, sono stati tramandati tre livelli di lavoro, intesi per forza impressa: un massaggio più profondo e molto efficace, ma per questo anche più doloroso, era quello che veniva eseguito dai Monaci, verso cui nessuno avrebbe mai osato lamentarsi e quindi l'efficacia del massaggio era garantita; un massaggio mediamente forte, tramandato dai Medici Nomadi e infine un massaggio più leggero e piacevole, che veniva eseguito dai Mendicanti alle classi agiate, in cambio di cibo e ospitalità, dunque con beneficio reciproco.
Secondo la tradizione, sono stati tramandati tre livelli di lavoro, intesi per forza impressa: un massaggio più profondo e molto efficace, ma per questo anche più doloroso, era quello che veniva eseguito dai Monaci, verso cui nessuno avrebbe mai osato lamentarsi e quindi l'efficacia del massaggio era garantita; un massaggio mediamente forte, tramandato dai Medici Nomadi e infine un massaggio più leggero e piacevole, che veniva eseguito dai Mendicanti alle classi agiate, in cambio di cibo e ospitalità, dunque con beneficio reciproco.
La
persona che riceve il massaggio viene fatta sdraiare, a gambe
distese, con la testa leggermente sollevata se lo desidera, le
braccia lungo i fianchi, così che il “messaggio” che viene dato
attraverso il tocco del piede raggiunga facilmente e nel modo più
diretto la testa (il Sistema Nervoso Centrale, di fatto).
Oltre
alle normali regole igieniche, prima del massaggio si può eseguire
un pediluvio generico o specifico. Molto utile è accompagnare questa
tecnica al consumo di tè
verde.
L'ambiente deve essere tranquillo e in penombra. Si può scegliere di
accendere qualche incenso e di farsi accompagnare da musica
rilassante.
Durante il massaggio può capitare di sentire alcuni punti più
dolenti, e altri meno, e ci si può rilassare fino ad addormentarsi.
Con gli opportuni accorgimenti, si può eseguire il massaggio
del piede anche su neonati e bambini molto piccoli.
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