martedì 28 gennaio 2014

Calendario dei compleanni

Da un po' di tempo pensavo a come rendere più chiara e immediata l'idea della ciclicità delle stagioni, dei mesi, del tempo. Tante volte i bimbi ci fanno domande su quando accadrà il tale evento, su quando arrivano i compleanni, il Natale, ecc e vediamo che Alex (5 anni) ha ancora parecchia confusione in testa. Non sa elencare con sicurezza i giorni della settimana, e tanto meno i mesi, ma soprattutto gli crea confusione l'elenco (i giorni della settimana e i mesi  nell'anno) e che alla fine dell'elenco si ricominci da capo.

 

Qualche giorno fa Maya (6 anni) ha realizzato da sola questa specie di mappa-quiz con le date di nascita della nostra famiglia, così mi ha dato l'idea di partire dalle date importanti per noi, cioè i compleanni, e realizzare una specie di calendario personalizzato che non mostrasse il tempo in modo lineare ma ciclico, come di fatto è.

Ogni mese si cambia lo spicchio in evidenza e si mettono i bigliettini di chi è nato in quel periodo.
Il calendario finito è piaciuto, ci stanno giocando e ragionando su un sacco.

Avrei voluto inserire anche i numeri dal 1° al 31, ma non ho trovato un modo semplice per includerli, magari mi verrà qualche idea più in là.

Ecco il nostro calendario


martedì 21 gennaio 2014

Bruno Barbieri e Maria Montessori

Ieri sera sono stata alla presentazione del nuovo libro di Bruno Barbieri (per chi non sapesse chi sia, è uno chef che partecipa ad una trasmissione televisiva), che è un libro a metà tra un ricettario e un'autobiografia, e che presenta una novità nel suo genere: le ricette non sono accompagnate da fotografie del piatto finito, ma da illustrazioni. E non sono illustrazioni qualsiasi: sono state realizzate da Marina Cremonini, la mia cara amica di cui ho già raccontato anche nel post su Querciantica.


Sono andata alla presentazione con Aris, che dopo alcuni minuti si è stancato di stare fermo e in silenzio; così mentre Bruno Barbieri raccontava di sè e di Marina, sono uscita dalla sala eventi e sono rimasta tra gli scaffali della libreria. Qui c'erano non solo libri, ma anche moltissimi utensili da cucina.


Accanto ad uno scaffale c'era un tavolino con appoggiati sopra degli opuscoli di una marca di design per attrezzature da cucina. Aris ha iniziato a prenderne un po' per volta e a metterli sopra le pile di libri degli altri scaffali.


Sul momento ho pensato che stesse facendo casino, e mano a mano che lui li spostava poi io li rimettevo al loro posto sul tavolino. Ma lui ricominciava da capo, e in modo sistematico li rimetteva sopra le pile di libri, a mucchi. L'ho lasciato fare per varie volte, in modo che si intrattenesse fino alla
conclusione della serata, e ho così avuto modo di osservarlo: usava un certo criterio per spostare i volantini e si ostinava ad impilarli sugli altri libri.


Dopo un po' ho capito che li stava mettendo in ordine: per lui non c'era differenza tra opuscolo e libro, e tutti gli altri libri della libreria si trovavano impilati in file precise, così cercava di mettere bene a posto anche i depliant. Esattamente come sostiene Maria Montessori, sulle esigenze di armonia dei bambini, anche i più piccoli amano e tentano di riprodurre un preciso ordine.


Da Il segreto dell'infanzia (cap. VIII - L'ordine): uno dei periodi sensitivi più importanti e il più misterioso è quello che rende il bambino sensibilissimo all'ordine. Questa sensibilità si manifesta già dal primo anno di vita e si prolunga anche durante il secondo. 

E ancora: L'ordine delle cose vuol dire conoscere il collocamento  degli oggetti nell'ambiente, ricordare il luogo ove ciascuno di essi si trova.

domenica 19 gennaio 2014

Infilare e travasare (manualità)

Questa è un'altra attività per la manualità fine, dopo quella con i tappi delle bottiglie; è nata un po' per caso, poi ho visto che ci prendeva gusto, e così ogni tanto la ripropongo.



Tempo fa ho commesso il grave errore di dare ad Aris una scatola piena di bottoncini a pallina, che ha prima maneggiato con estrema maestria, prendendone uno alla volta e giocandoci, poi ha pensato bene di rovesciare l'intera scatola e da quel giorno ogni tanto troviamo un bottoncino in giro per casa.


E anche lui ne ha scovato uno, mentre era nella stanza del pc con me. Così, gli ho dato in mano un piccolo bicchiere e una pentolina giocattolo (sono quelli da battaglia, che tengo chiusi in un armadio dello studio, in un sacchetto pronti da portare al parco) e gli ho mostrato senza aggiungere una parola come prendevo la pallina, la mettevo nel bicchierino e poi da quello la versavo della pentolina.


Si è intrattenuto così per un bel pezzo, mentre io lavoravo al pc.


Due momenti buffi sono stati quando la pallina gli si è infilata tra anulare e medio di una manina e non riusciva a farla cadere, e quando ha scoperto che la pallina rotolava benissimo nei punti più irraggiungibili della stanza (e io mi prestavo a recuperarla, con tanto di commenti e facce contrariate):



















sabato 18 gennaio 2014

Avviamento alle parole crociate

Ovvero come si trasmettono le passioni ai figli e come questi ti perseguitano quando vorresti fare un sudoku o delle parole crociate in santa pace.


In effetti ricordo che anche io da bimba tormentavo la mia mamma appena la vedevo con la Settimana Enigmistica in mano; lei mi faceva fare la "pista cifrata" (mi ha detto mia figlia che si chiama così: io non ci avevo mai fatto caso!!) e se proprio era compassionevole anche "Che cosa apparirà" (oh, anche questo me lo ha detto sempre lei).

In questi giorni Maya mi ha chiesto di prepararle delle parole crociate tutte per lei, e in fondo mi ha dato gusto pensarle e prepararle.


Anche Alex ha voluto uno schema personalizzato, più ridotto perché ancora non sa leggere:


sabato 4 gennaio 2014

Tappi e bottiglie (manualità) - Buon anno!

Non abbiamo fatto un vero brindisi al nuovo anno, ma abbiamo lo stesso giocato a stappare bottiglie: bottiglie di dimensioni diverse e con i loro tappi, non intercambiabili.


Attraverso l'esperienza si imparano continuamente nuove cose, si affinano nuove abilità e competenze; il meglio di tutto è la vita vera, in stile montessoriano, e i bimbi imparano ad aprire e chiudere le bottiglie semplicemente vivendo e partecipando ai gesti quotidiani, ma ogni tanto mi piace osservarli in attività specifiche, predisposte ad hoc.



















Mi piace soprattutto l'espressione di totale concentrazione, rapito dal gesto; sembra quasi in un mondo a sé, dove non esiste altro che quello che fa.





















In queste foto, Aris ha 15 mesi; prima di dargli le bottiglie, ho svitato io i tappi, in modo che lui dovesse solo sollevarli e riappoggiarli, perché ancora non è in grado di svitare e avvitare. Ho scelto due bottiglie grandi (una di succo e una di detersivo) e un contenitore per la raccolta delle urine (nuovo, eh!), perché hanno dimensioni diverse dalle bottigliette da mezzo litro d'acqua che a volte gli capitano tra le mani (e che quando sono piene di solito non gli lascio aprire, specialmente d'inverno).


Un altro esempio di attività per la manualità fine.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...