Questo è per me un periodo molto denso, di famiglia, di lavoro, di progetti (sto per concludere la mia formazione con la Scuola del Portare), e sto trascurando il blog. La primavera poi mi porta a stare spesso fuori casa, e insomma il tempo per scrivere e organizzare le idee è sempre meno, ma mi è stata lanciata una sfida... Come avrei potuto non raccoglierla?
Così, rieccomi qui, grazie alla mia dolce amica Lunamonda, che fa poesia anche quando non fa poesia, e le sue discepole non sono certo da meno. Se aprirete il link, scoprirete perchè e chi sono ;-)
E anche grazie a Libere Lettere, che in contemporanea ha fatto lo stesso, regalando a tutti l'allegria che si può racchiudere nei versi di una poesia che invita alla poesia. Che poi, i bambini lo sanno da sempre, tra filastrocche e indovinelli in rima, che le parole sono magiche.
La poesia che scelgo - non sono originale, lo so - è San Martino:
La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor dei vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
G. Carducci
San Martino perchè non ricordo nemmeno quando l'ho imparata a memoria, ma è sempre rimasta lì, dentro di me, da quel giorno. Perchè profuma di mare, di qualcosa di appiccicoso, perchè è un po' malinconica, ma come certe canzoni, il cui contenuto è nostalgico, e però hanno una musica che ti scalda, così il ritmo, la musicalità, il modo in cui le strofe mi cullano, mi fa sentire più coccolata che immalinconita. Perchè sono astemia, non mangio carne e aborro i cacciatori di oggi, però quel vino e quello spiedo li sento miei, da qualche parte. Forse semplicemente per i loro suoni. Perchè quando i bimbi sono stati piccini e in auto piangevano, per farli smettere o cantavo le vocali o recitavo San Martino. Così secondo me ce l'hanno dentro un po' anche loro (non piangevano a causa di come io interpretavo la poesia, eh, sia chiaro!!).
Sono andata a rileggermi certe parafrasi e analisi. Ma sì, son cose che vanno bene quando sei studente e ti aspetta poi il compito in classe; ma le poesie o arrivano o non arrivano, c'è poco da girarci intorno.
Io invito:
Coccobello
Latte e champagne
Qui origina il tutto, da Milkbook, dove trovate anche le regole, che come al solito io non rispetto per intero...
Oh, Sara che belle cose che hai scritto. Grazie e grazie per la poesia, sempre bella!
RispondiEliminaSarà la tua terra a renderti poetica... O chi lo sa, sarai forse proprio tu :)
EliminaGrazie per l'invito! La regola delle 24 ore mi mette un po' in crisi, ma accetto più che volentieri!!
RispondiEliminaEh eh, nemmeno io ho rispettato le regole (che prevedevano altri 5 inviti); io non mi offendo di certo ;-)
EliminaGià!
RispondiEliminaè appiccicoso come il mare, e certe cose sono nascoste da qualche parte. Penso sia l'archetipo della bellezza.
Certe volte mi sono trovata a domandarmi perché mi commovessero dei vecchietti su un tavolo vicino al mare a giocare a carte, che corde facevano suonare così bene?
Chissà
Grazie
Hai ragione, ed è un'immagine che commuove anche me, grazie di averla messa qui :)
EliminaIeri, mia figlia mi ha invece fatto leggere questa di Piumini, e ora, leggendo il tuo commento ho pensato a come bimbi e vecchietti siano diversi e simili insieme:
I bambini sono fiori
da non mettere nel vaso:
crescon meglio stando fuori
con la luce in pieno naso.
Con il sole sulla fronte
e i capelli ventilati:
i bambini sono fiori
da far crescere nei prati.