venerdì 5 settembre 2014

Giochi nella fontana (giocare come un bambino)

Durante una passeggiata lungo il canale del porto a Castiglione della Pescaia, abbiamo incrociato una strana coppia; non ho capito se fossero marito e moglie o padre e figlia, ma poco importa. Erano due "zingari", lui più anziano, lei più giovane, che andavano da qualche parte e nel frattempo chiedevano soldi ai passanti. Vestiti in modo decisamente eccentrico, era piuttosto difficile non notarli, anche perchè lei ad un certo punto si è messa a ballare canticchiando. Un po' ballava, un po' saltellava, come avrebbe fatto un bambino - come a volte  viene voglia di fare *a me*, che ho 39 anni e molte più inibizioni e condizionamenti.

Questo episodio mi ha fatto ricordare un pomeriggio di qualche mese fa, sarà stato fine maggio o l'inizio di giugno; le temperature erano diventate tutto di colpo estive - prima di sapere che l'estate "vera" sarebbe stata molto piovosa e fredda, almeno al Nord - e dopo la scuola ci eravamo organizzati con alcuni amici per andare a giocare nella fontana del paese. E' una di quelle bellissime fontane a terra, senza vasca.


I bimbi, in costume e infradito, hanno giocato a più non posso, e io - con la scusa che Aris aveva paura ad avvicinarsi da solo ai getti - mi sono rinfrescata con molto piacere.

Prima che ci raggiungessero gli amichetti, ci hanno fatto compagnia una coppia di adolescenti che tubava sotto l'acqua e un signore che vive qui in paese... alla giornata. Credo sia straniero, e forse con qualche genere di disabilità. Capita spesso di vederlo mendicare e qualche gestore degli esercizi commerciali in centro ogni tanto lo fa lavorare in cambio di soldi o qualcosa da mangiare.


E' stato uno spettacolo, stare a guardarlo: del tutto privo di modi perbene, di inibizioni, di imbarazzo, ha passato una mezz'ora buona a giocare. Sì, a giocare con l'acqua, con gli spruzzi, a toccarla, a deviarne la direzione, a creare ulteriori giochi tra i getti, a farsi passare l'acqua sotto la maglietta, dentro i pantaloni, come solo un bambino altrimenti potrebbe fare.

Secondo me ha capito che, almeno un po', l'ho invidiato.

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