martedì 9 settembre 2014

Tararì Tararera

Alcuni mesi fa sono stata all'incontro Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei che faceva parte di un progetto di UNICEF e Mammeacrobate sui diritti dei bambini; all'incontro hanno partecipato come relatori Patrizia Zerbi, di Carthusia Edizioni, Emanuela Bussolati, scrittrice per l’infanzia e la mia amica Maya Azzarà, mamma e architetto autrice del sito Case (anche) per bambini, di cui ho spesso raccontato.



Tra i vari libri che sono stati presentati, mi ha incuriosito "Tararì tararera", un libro in lingua Pirirpù, come recita il sottotitolo.

Ho deciso di acquistarlo e di proporlo ai bimbi; sulle prima, Maya, che è nel pieno della scoperta del piacere della lettura, è rimasta scettica, perchè apparentemente è un libro incomprensibile, non essendo scritto con parole di senso compiuto, ma non mi sono fatta scoraggiare e ho iniziato a leggerlo ad alta voce.

Alex ha subito raccolto, e si è fatto delle grassissime risate. Maya, sentendo ridere Alex, si è avvicinata e mi ha chiesto di rileggerlo; io ho sfoderato le mie migliori doti interpretative, e sono riuscita a trascinarla nelle avventure di Piripù Bibi e della sua famiglia, che casualmente è composta da cinque membri, proprio come la nostra.

I bimbi non ci hanno messo molto a intuire il senso di quelle strane parole che accompagnano le illustrazioni e hanno continuato a farsi sonore risate ad ogni rilettura!


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