Questo è il racconto del nostro Lotus.
La Nascita Lotus è una scelta, una Via, un modo di venire al mondo con un pezzettino in più, come un allungare oltre ciò che è la nascita.
Aris è nato qualche mezzora prima di
un violento temporale, e, mentre fuori infuriava il vento e
rumoreggiavano i tuoni, in casa si srotolavano i primi magici momenti
della sua nascita Lotus.
Subito dopo il parto, ho voluto accanto
a me una cara amica, Doula e da quel giorno custode della placenta di
Aris, per avere un aiuto lì dove il papà non si è sentito di
spingersi (e già aveva fatto tanto...).
Insieme abbiamo lavato con cura la
placenta, l'abbiamo rimirata, ringraziata, asciugata, salata e
profumata con della lavanda. Ancora oggi per entrambe il profumo di
lavanda è quello: il profumo della nascita speciale di un bimbo.
Avevo preparato prima che Aris nascesse delle sacche con tracolla per potermi muovere con tranquillità con lui e la sua compagna di viaggio, ma per le prime ore l'ho tenuta semplicemente vicino a noi, avvolta in teli di cotone.
Non riesco quasi a descrivere quei primi momenti... bisognava esserci. Perché non si può rendere a parole
il silenzio, la sospensione quasi onirica che si respirava
(o che io sentivo accanto a "loro").
Il cordone ombelicale è seccato quasi subito,
dopo poche ore aveva già perso la sua consistenza
tenera e forte insieme e i suoi colori perlacei.
La placenta ha invece impiegato molto più tempo per asciugarsi e seccare del tutto, prolungando nei giorni la magia del Lotus.
La prima notte è stata forse la più strana: dormire con un bimbo nuovo nuovo e con un fagotto indissolubilmente legato a lui. Ma si sa che le prime notti con un neonatino sono sempre speciali, si dorme e non si dorme, le emozioni sono intense, così intense che si perde il senso del tempo, del giorno e della notte.
I giorni successivi sono stati in parte
calmi, mentre gli altri due bimbi erano a scuola, e in parte
movimentati dal loro entusiasmo spontaneo e dirompente.
La mia amica
veniva sempre ad occuparsi di noi (una vera Doula!), con discrezione
e dolcezza e Amore (e un pacchetto di sale grosso, al bisogno).
Ho avuto un po' di tensione e di paura
nei giorni seguenti alla nascita, quando vedevo che la pelle intorno
al futuro bottone ombelicale restava sempre molto umida e tendeva a
rilasciare un po' di umore. Ho usato della polvere all'echinacea,
quella che viene usata per la cura del moncone, per aiutare a seccare
più in fretta. Sentivo addosso la responsabilità di quella scelta
inconsueta e volevo che tutto filasse liscio, senza intoppi. Dopo
cinque giorni, finalmente il mio piccolo è stato pronto per lasciare
andare la sua placenta, e il cordone si è staccato. Senza segni
particolari, ho semplicemente aperto il pannolino e trovato il
cordone staccato. E' stato un momento toccante, e ho sentito proprio
la completezza della nascita.
Il giorno dopo abbiamo organizzato la prima uscita da casa di Aris (e mia): siamo andati in un vivaio a comprare un piccolo ulivo, la mia pianta preferita, per piantarla sul terrazzo, sopra la placenta, nostra protettrice.
Mi piace guardare
l'ulivo, il suo vaso e sapere che lì sotto c'è un segreto, una
specie di magia.