Mi sembra sempre così strano che si
debba parlare di allattamento al seno in pubblico; eppure, è vero,
ce n'è sempre bisogno, perché il messaggio possa arrivare a tutte
le mamme: si può allattare, e lo si può fare ovunque il nostro
bambino ne abbia bisogno o voglia. Senza se e senza ma.
Basta immaginare di avere un bimbo di
due o tre anni che ci dice: "Mamma, ho fame!"; se abbiamo
un pezzo di pane o un frutto in borsa, glielo neghiamo? Solo perché siamo in coda in posta, o al parco, o alla riunione di scuola, o al
ristorante con gli amici, o seduti ad un elegante bar in Piazza San
Marco per la gita a Venezia? Ecco, per un neonato quel bisogno è
ancora più impellente (e chi ha bimbi di due/tre anni SA già
che cos'è l'urgenza della fame).
Seguendo i bisogni del mio bambino, che non erano e non sono solo di fame, mi sono ritrovata un giorno su una panchina con un bimbo che non era più un neonato, ma aveva due anni e mezzo. Come sia successo non saprei: ho solo lasciato andare le cose, senza porre limiti temporali prestabiliti, senza pensare se fosse troppo grande o troppo esposto agli sguardi altrui. Lui aveva bisogno o voglia del mio latte, del mio abbraccio, del nostro profumo. Alla luce del sole.
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