E' iniziato l'autunno da qualche
giorno, anche se le temperature sembrano ancora estive.
La mia bimba
"grande" ha iniziato la scuola primaria e le mamme veterane
(non tutte, ma ne bastano poche) chissà perché si divertono a fare
terrorismo psicologico su quanto sarà dura, su quanti compiti avrà,
su questo e su quello.
Uno degli scenari evidentemente
considerati più inquietanti è quello in cui i bambini dovranno
imparare le poesie a memoria. Certo, studiare a memoria non lo
ricordo nemmeno io come un piacere (che poi, qualche volta invece sì, lo è stato:
è tutto relativo!), ma perché dare per scontato che imparare a
memoria una poesia sia fastidioso?
Così ho deciso di giocare d'anticipo: sarò io ad insegnare ai miei bambini (primaria o non primaria) una poesia legata all'autunno, che per me è dolcissima, perché me la recitava sempre la mia nonna.
Rondinella, rondinella, dove vai?
Oltre i monti, oltre il mar.
Rondinella tornerai?
Chi si parte vuol tornar.
Lasci qui la tua casetta?
Sì, m'attende a primavera
Addio, bimbi! Vado in fretta
Parto con la mia schiera.
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