Massaggiare i piedini dei bimbi non è
sempre facile, anzi. È semplice quando sono neonati, ancora così
piccini, in quello spazio tra il sonno e la veglia che si ripropone
tantissime volte nel corso della giornata, e quando pochi tocchi sono
sufficienti.
Trattare i bimbi non più neonati
invece è più complicato, perché si prestano poco a restare fermi, perché hanno ben altro da fare, perché è difficile stabilire un
orario per l'appuntamento. Da operatore, insomma, è complicato
(anche se non impossibile!). Ma da mamma si può fare e si può fare
tanto. Perché si può cogliere qualsiasi momento buono, perché si
può fare la sera per conciliare il sonno, il rilassamento, o la
mattina per addolcire il risveglio, o in qualsiasi altro momento
della giornata mentre ci si coccola sul divano. E non occorre saper
massaggiare: basta prendere tra le mani quel bel piedino e toccarlo,
accarezzarlo, cercarne i punti più cicciotti, avvolgerlo,
picchiettarlo dolcemente, riscaldarlo se è freddo, tastare ogni
singolo ditino.
Nell'On Zon Su©
si apre qualsiasi massaggio con una parte preliminare, che prevede sì
movimenti e digitopressioni ben precisi, codificati, ma che non si
discostano molto (non tutti) da alcuni movimenti che vengono
spontanei quando si prende un piede tra le mani e senza alcuna
conoscenza specifica lo si prova a massaggiare. Queste tecniche
preliminari servono ad aprire i canali energetici che collegano il
piede al resto del corpo, a risvegliare il piede, ma hanno anche già
degli effetti diretti, per cui ogni mamma può massaggiare i piedini
del proprio bambino, in modo spontaneo e sempre con Amore. Il
beneficio ci sarà.
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