E armata di banalissimo buonsenso, ho iniziato a sistemare la casa a misura di bambino, prima di sapere che esistesse fior fior di letteratura in proposito (montessoriana o no). Poi, certo, quella aggiunge dettagli, rigore, idee molto interessanti. E in rete ormai si trovano davvero consigli preziosi un po' su tutto.
In questa foto si vede la nostra scatola porta-pennarelli.
Maya scrive anche su Mammeacrobate, dove spesso si trovano suoi preziosi consigli, molto concreti e semplici da realizzare.
In questo e altri post racconterò invece quello che abbiamo fatto noi, per rendere la casa vivibile dai nostri bambini, amabile, comoda e pratica anche dal loro punto di vista e dalla loro altezza.
E' persino strano scriverne, talmente sono semplici da realizzare, queste idee, ma in effetti vedo molte case poco a misura di bambino e forse è solo questione di avere il la: per chi è alla ricerca di piccoli spunti, spero di offrirne qualcuno.
Sono partita dalla necessità di ordine, prima di tutto tra i giocattoli; questo è uno dei principi montessoriani: offrire ai bimbi un ordine che loro stessi apprezzano e che contemporaneamente permette loro di scegliere un gioco/attività e di dedicarcisi con attenzione e concentrazione, senza essere iperstimolati dal troppo: troppi giocattoli in giro, troppa confusione, troppe distrazioni nel campo visivo.
Man mano che i bimbi crescono, gli oggetti aumentano, così come si diversificano. Le due semplici strategie che ho adottato io sono state quella di separare i giocattoli per tipologia e di metterne a disposizione un numero limitato per volta. Ho scelto dei cesti e dei contenitori, in cui riporre per es tutte le palle e palline, un altro per le macchinine, un altro per gli strumenti musicali, uno per i lego duplo, uno per i lego normali, un cesto per tutti i travestimenti, uno per le bambole, uno per gli attrezzi, ecc. E a rotazione lascio nel salotto (che è la stanza dove i miei bimbi di solito giocano) solo alcuni di questi contenitori, mentre gli altri li ripongo nella loro camera chiusi dentro l'armadio. In questo modo non saltano da un gioco all'altro senza soffermarsi su nessuno, ma scelgono un'attività e si dedicano a quella; e se proprio desiderano un gioco che è stato messo via, so abbastanza per certo che è un desiderio vero, perchè ci hanno pensato, hanno avuto un'idea e la stanno seguendo, quindi volentieri li aiuto a prenderlo se non sono in grado da soli, ma in linea di massima anche i giochi riposti sono accessibili anche a loro e possono prenderli in autonomia.
Questa strategia funziona bene anche con il cestino dei tesori per il piccolo (questa sopra è la sua "zona", anche se poi invade sempre anche le altre).
Anche i libri sono stati riposti alla loro altezza nella libreria comune, e con criterio, per genere e per età. Nella libreria c'è anche una mensola apposta per le attività come disegni, ritagli, ecc. Ci sono la pila dei fogli, le scatole porta matite, pennarelli, pastelli a cera e una scatola (ikea, ma quante ne sanno?) per la cancelleria (gomme, forbici, nastro adesivo, timbri, graffette, temperini, ecc). C'è anche un posto per mettere i disegni fatti, anche se qui si crea sempre un certo caos, specialmente quando i disegni diventano creazioni tridimensionali... (a proposito di disegni, in un'altra stanza abbiamo creato un pannello per appendere i più belli).
In questi post ho raccontato come sono state organizzate altre stanze:
CAMERETTA
INGRESSO
BAGNO
Qui di seguito invece alcuni titoli sul tema:
- Una casa a misura di bambino. Soluzioni facili ed economiche per rendere l’ambiente domestico più adatto alle esigenze dei bambini, di Honegger Fresco Grazia e Honegger Chiari Sara
- Gli Ambienti dei Bambini, di Monica Cristina Gallo
- Il bambino in famiglia, di Maria Montessori
- La scoperta del bambino, di Maria Montessori
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