domenica 17 novembre 2013

Lessico vaginale

Sono stata e sono tante cose; tra queste non sono una linguista, però ho un interesse diciamo amatoriale per la lingua italiana. E da qui vorrei partire per una breve riflessione sul parto.
Il parto naturale è un parto vaginale; il parto vaginale non sempre (purtroppo per le donne e per i bambini) è naturale. Non è una questione di lana caprina, nè di sfumature.


Capisco che molte persone abbiano difficoltà ad utilizzare la parola vagina (così come seno, pene, mestruazioni, vulva, testicoli, ano, ecc) nei discorsi quotidiani, però questo dà origine ad un pericoloso fraintendimento, perchè nel linguaggio comune si parla di parto naturale per descrivere qualsiasi nascita che non sia avvenuta tramite taglio cesareo. E così succede che le donne tra loro si parlino, e si raccontino di terribili parti naturali, che più che nascite potrebbero essere definiti moderni generi di tortura. Ma quelli sono (brutti) parti vaginali.

Se è stato indotto il parto, se i monitoraggi sono durati ore e ore senza possibilità di muoversi dal letto, se è stata praticata un'episiotomia, se è stata praticata la manovra di kristeller, se è stata usata la ventosa, se è stato dato un aiutino (sì, come nei quiz in TV) con ossitocina sintetica, se è stata somministrata l'analgesia peridurale, se è stata imposta la posizione litotomica, ecc non è stato un parto naturale, ma un parto vaginale, più o meno operativo, più o meno piacevole (se è stata fatta un'anestesia, per es, il parto può essere stato una bellissima esperienza, pur non potendo essere definito naturale).

Un parto naturale non è qualcosa che si ricorda con orrore, nè qualcosa da non augurare nemmeno alla peggior nemica. Un parto vaginale può essere meraviglioso, così come un incubo (e tante vie di mezzo tra questi due estremi).
Non è davvero una questione di lessico, è una questione con un notevole peso e conseguenze, sia per la donna che per il neonato.


Per saperne di più su Agnes Gereb http://www.freedomforbirth.com/ e http://www.humanrightsinchildbirth.com/ternovszky-vs-hungary/agnes-gereb

Qui invece alcuni testi che descrivono la fisiologia della gravidanza e del parto.

2 commenti:

  1. Assolutamente d'accordo con te! Io vendo da una prima esperienza di cesareo non necessario e da un secondo hbac, il vero parto naturale che auguro a tutte! L'esperienza più bella della mia vita! Secondo me è proprio per questa assimilazione del parto naturale al generico vaginale che molte dicono che preferirebbero un cesareo...

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    Risposte
    1. Mi dispiace per il tuo cesareo non necessario... Ma sono felice che tu abbia avuto la possibilità di scegliere, poi.
      Per me il punto è proprio questo: poter scegliere. E per poter scegliere bisogna prima conoscere.

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