giovedì 10 ottobre 2013

Il nostro autosvezzamento

Questo post è la storia del nostro percorso di autosvezzamento; non vuole insegnare nulla, nè indicare una direzione, ma esclusivamente raccontare quel che è accaduto a noi. Parlo di noi e non solo di Aris, perchè la nostra scelta ha coinvolto in effetti tutta la famiglia.




Ho allattato Aris in modo esclusivo fino a poco dopo i sette mesi; l'allattamento è proseguito anche dopo in modo quasi del tutto esclusivo, nel senso che ci sono stati assaggi sporadici di frutta (mela, pera, ciliegia, fragola, kiwi, banana e ora non ricordo nemmeno, diciamo la frutta che avevo a portata di mano da aprile-maggio in poi). Con sporadici intendo senza schema, senza continuità, cioè magari assaggiava oggi e poi basta per alcuni giorni, senza orari scelti a priori.
In questo sono stata influenzata da un bellissimo testo sull'allattamento (V. S. RobinsonAllattare secondo natura), in cui viene affrontato anche il tema dello svezzamento (sì, lo so, oggi si deve chiamare divezzamento, ma credo che si capisca lo stesso di cosa parlo); è un testo che ho letto e riletto, sia come mamma che come doula, e che ho molto apprezzato per quanto è schietto, diretto.



All'inizio Aris riusciva solo a succhiare, ma non a deglutire, nemmeno la frutta grattugiata. Mi è capitato di tagliare la frutta a tocchetti e dargliela in un telino di cotone (l'ideale sarebbe il lino, ma avevo uno scampolo di tessuto di cotone non trattato, nè colorato, così ho usato quello), ma l'ho fatto poche volte e solo a casa, per praticità. Portava ancora in fuori la lingua, nel movimento tipico dei bimbi che prendono il seno (che si chiama riflesso di estrusione), per cui quando cercavo di dargli qualcosa col cucchiaino, la sua linguetta respingeva invece di portare in bocca il boccone. 

Questo mi ha permesso di mantenere un atteggiamento sereno di fronte ad un certo "ritardo" da tabella di marcia standard: il mio bambino dava infatti molti segnali sull'essere pronto (stava seduto già molto bene, ero curioso e desideroso di assaggiare), ma in lui il riflesso di estrusione era ancora molto marcato, dunque non era pronto nel complesso. Inoltre, le rare volte che riusciva a tenere in bocca qualcosa, mentre cercava di deglutirlo, gli venivano dei conati. Su questi due punti, c'è da notare che, da un lato era più facile offrirgli bocconi più consistenti, perchè riusciva a prenderli in bocca meglio, senza il riflesso di estrusione che mostrava invece verso le consistenze più morbide, come la frutta grattugiata o schiacciata, dall'altro però c'era il problema della deglutizione, che invece non si presentava con cibi morbidi. 

E intanto le settimane passavano e siamo arrivati a otto, nove mesi ancora a fare assaggi e poco altro. Usavo raramente il cucchiaino, più spesso le mie dita, in attesa che lui affinasse la sua coordinazione e potesse portarsi il cibo alla bocca da solo.



Verso i dieci mesi le cose sono molto migliorate, alla frutta e verdura abbiamo aggiunto pasta, pane, riso, ecc ma Aris continuava a fare assaggi; per il resto, la sostanza arrivava ancora dal latte. In tutto questo periodo, ha mangiato per lo più in braccio a noi, e la sua resistenza era molto limitata; pochi assaggi e poi iniziava a scalpitare per fare altro.
Col fatto che mangiava molto poco di solido e che prendeva ancora tanto e tante volte il mio latte, non gli ho mai dato acqua. L'ho introdotta poco prima dell'anno, ma anche in questo caso in modo non sistematico (per es se mangiava frutta, che è acquosa, non gli proponevo neppure di bene; se mangiava altro come pane o pasta, gli offrivo piccoli sorsi dal bicchiere quasi vuoto).

Verso i dieci mesi aveva assaggiato direi tutto quello che mangiamo noi, che abbiamo un'alimentazione tendente al vegano, con vari strappi (per lo più sul pesce/molluschi), quindi non ha mai assaggiato la carne, e uova e latticini solo in moderatissime quantità.
Oggi Aris ha poco più di un anno, tre dentini (il primo incisivo inferiore è spuntato a undici mesi) mangia ancora molto poco, anche se inizia a stare seduto per qualche minuto nel seggiolone e inizia a mangiare quantità maggiori per volta. Però un pasto dall'inizio alla fine non l'ha ancora mai fatto, e quasi sempre conclude in braccio a qualcuno.

Avendolo sperimentato per la prima volta col mio terzo figlio, mi sono resa conto che le cose vanno davvero molto diversamente rispetto allo svezzamento tradizionale o anche a svezzamenti alternativi come contenuti, ma non come schemi (il mio secondo bimbo è stato svezzato secondo uno schema vegano: menù vegano, ma schema tradizionale, con brodo e farine): il fatto di seguire esclusivamente il bambino, lo può rendere molto lungo come processo e soprattutto è quasi impossibile avere un'idea precisa di quanto mangi. Oltre al fatto che nel nostro caso posso affermare che Aris non assume neanche lontanamente le quantità di cibo che a parità di età assumevano i primi due figli.
La sua crescita resta comunque costante e armoniosa, sebbene si mantenga sempre piccolino (del resto lo siamo tutti in famiglia ed è nato che non pesava nemmeno 2700gr).

Come ho scritto all'inizio, il suo svezzamento ha coinvolto tutta la famiglia, perchè non avendo limitazioni sulle quantità o sugli alimenti, anche sua sorella e suo fratello gli danno da mangiare, facendogli assaggiare ciò che mangiano loro. 



Mi piace osservare come si rendano conto della serietà del gesto, per cui di fronte a bocconi "sospetti", chiedono sempre a me o al papà se vada bene anche per il piccolo, o per imitazione gli danno ad es mezzo acino d'uva per volta invece che intero o tentano di sbucciare alcuni frutti apposta per lui (ha un pessimo rapporto con le bucce, che gli restano in bocca per delle mezz'ore!). Il fatto poi che Aris prediliga mangiare in braccio a qualcuno piuttosto che seduto nel seggiolone, coinvolge automaticamente tutte le persone che si trovano alla nostra tavola, o perchè mi sostituiscono nel tenerlo, o perchè mi versano l'acqua (anche i bimbi, non fa nulla se ne rovesciano un po') o mi passano quello che con lui in braccio non riesco a raggiungere, accudendo anche me.




Questa è la nostra esperienza, se a qualcuno interessasse approfondire che cosa significhi autosvezzamento questi sono alcuni siti o articoli interessanti da consultare:






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