Spesso mi sono chiesta come affronterò
con i miei bambini il tema del denaro, della ricchezza e della
povertà (e di tutte le vie di mezzo), del profitto, del
lavoro-per-vivere vs vivo-per-lavorare (e di tutte le vie di mezzo,
anche qui). Come lo affronterò perché per adesso ho sempre
rimandato, escluso qualche piccolo accenno, che non so nemmeno se sia
mai stato colto dai miei bambini di sei e quasi cinque anni – il
piccolo di uno seguirà di conseguenza.
Qualche settimana fa è però accaduto
un fatto: dei ladri si sono introdotti in casa nostra, mentre eravamo
fuori città per il fine settimana. Al rientro, colti noi genitori
per primi di sorpresa, non abbiamo avuto nemmeno il tempo per
riflettere sull'opportunità o meno di dirlo ai bimbi. E in ogni caso
erano lì con noi quando abbiamo aperto la porta e scoperto la
violazione. Il danno è stato relativo: possedendo ben poco, non
c'era molto da portar via. Il mio primo pensiero è stato per il pc e
l'hard disk. Due oggetti preziosissimi, perché contengono le
fotografie della nostra vita (dall'era delle macchine digitali in
poi, si intende). C'erano, e per il resto... Pazienza.
Da quel giorno sono iniziate infinite
domande da parte dei bambini sui ladri, i furti, i soldi e
soprattutto sul perché, perché qualcuno rubi e qualcuno sia
derubato, e di che cosa.
Non ho saputo rispondere a tutte le
domande, o quanto meno ho dato risposte molto approssimative.
Ricordo ad un certo punto di aver rischiato di incanalarmi in una strada pericolosa, sulla relazione tra soldi e felicità. Non volevo far passare nessun legame in particolare tra denaro e felicità: si è felici da ricchi, da poveri, da medi, così come si è tristi. Però è anche vero che in cassaforte, chi è entrato qui, ha trovato sì una bella collana, ma anche qualche lettera d'amore tra me e mio marito. Le tenevamo lì dentro (cassaforte tranquillamente divelta).
Ricordo ad un certo punto di aver rischiato di incanalarmi in una strada pericolosa, sulla relazione tra soldi e felicità. Non volevo far passare nessun legame in particolare tra denaro e felicità: si è felici da ricchi, da poveri, da medi, così come si è tristi. Però è anche vero che in cassaforte, chi è entrato qui, ha trovato sì una bella collana, ma anche qualche lettera d'amore tra me e mio marito. Le tenevamo lì dentro (cassaforte tranquillamente divelta).
Col denaro mangiamo, ci vestiamo,
andiamo via il weekend (che poi appunto forse sarebbe stato meglio
rimanere a casa), ecc. Ma in cassaforte metto le lettere d'amore e mi
preoccupo delle fotografie. Non posso non far passare questo ai miei
figli. Così ho ripreso in parte quel discorso, quella strada
rischiosa, non per dire che i poveretti vivono felici d'amore e
d'aria e chi è ricco peste lo colga, ma per arrivare un giorno a far
capire loro che, vivendo dove viviamo, dove tutto sommato non ci
manca niente, è lecito desiderare l'ennesimo giocattolo ma se non si
può avere... caspita, ci siamo noi! Siamo noi insieme, stiamo bene,
ci amiamo, ridiamo, giochiamo lo stesso. Senza il monito di pensare a
chi sta peggio; pensiamo a quanto siamo fortunati e felici già così.
Tutto il resto che c'è e che verrà sarà abbondanza.
Sul lato pratico, episodio del furto a
parte, cerco di tenere i miei figli lontani il più a lungo possibile
dal consumismo evitando di frequentare ambienti di cui non condivido
(la mancanza di) valori, evitando la tv con relativa pubblicità,
selezionando in modo critico con loro i giocattoli od oggetti vari da
cui sono attratti, e col vecchio metodo del buon esempio: conduciamo
una vita che alcune persone definirebbero morigerata e che a me a
volte appare lo stesso piena di sprechi e di superfluo. Stanno iniziando adesso a
familiarizzare col fatto che le persone percepiscano uno stipendio
grazie al lavoro che svolgono, e che il denaro viene usato per
acquistare quel che serve - e spesso qualcosa di più. Non hanno
ancora chiaro l'ordine di grandezza di quasi nulla, hanno dei
salvadanai, ma non conoscono il valore delle cifre raccolte. E per
ora va bene così, sono sicura che troveremo il nostro modo di
affrontare la questione mano a mano, crescendo insieme.
Che brutto, Sara, mi dispiace tanto per te e la tua famiglia, era una bruttissma sorpresa sicuramente per tutti voi e molto difficile a spiegare ai bambini anche. Alcune persone fanno proprio schiffo! Ti mando un grande abbraccio forte dall'australia - Lizzy.
RispondiEliminaSì, Lizzy, è stata proprio una brutta sorpresa; ai bimbi abbiamo cercato di dare delle spiegazioni adatte alla loro età, senza farli troppo spaventare, ma senza nemmeno tener loro nascosta la cosa.
EliminaGrazie dell'abbraccio, appena accaduto ero davvero scossa!
Caspita i ladri in casa!:-( Questo per fortuna non mi è ancora successo finora, perchè al di la delle cose o dei preziosi rubati temo che potrei sentirmi violata nella mia intimità e sicurezza....Voi come state da questo punto di vista?
RispondiEliminaGraziella De Giorgi
Ciao Graziella, la sensazione è stata esattamente quella: violazione del proprio spazio, della propria intimità, del proprio nido sicuro. E poi ti scattano tutti i meccanismi di paura e ricerca dei migliori sistemi di sicurezza.
EliminaComunque, il tempo e la razionalità ridimensionano le emozioni, si fa di nuovo ordine, si controllano porte e finestre una volta di più di prima (o anche due o tre...) e si riparte ;-)