venerdì 4 ottobre 2013

Aiuto, i ladri!

Spesso mi sono chiesta come affronterò con i miei bambini il tema del denaro, della ricchezza e della povertà (e di tutte le vie di mezzo), del profitto, del lavoro-per-vivere vs vivo-per-lavorare (e di tutte le vie di mezzo, anche qui). Come lo affronterò perché per adesso ho sempre rimandato, escluso qualche piccolo accenno, che non so nemmeno se sia mai stato colto dai miei bambini di sei e quasi cinque anni – il piccolo di uno seguirà di conseguenza.



Qualche settimana fa è però accaduto un fatto: dei ladri si sono introdotti in casa nostra, mentre eravamo fuori città per il fine settimana. Al rientro, colti noi genitori per primi di sorpresa, non abbiamo avuto nemmeno il tempo per riflettere sull'opportunità o meno di dirlo ai bimbi. E in ogni caso erano lì con noi quando abbiamo aperto la porta e scoperto la violazione. Il danno è stato relativo: possedendo ben poco, non c'era molto da portar via. Il mio primo pensiero è stato per il pc e l'hard disk. Due oggetti preziosissimi, perché contengono le fotografie della nostra vita (dall'era delle macchine digitali in poi, si intende). C'erano, e per il resto... Pazienza.

Da quel giorno sono iniziate infinite domande da parte dei bambini sui ladri, i furti, i soldi e soprattutto sul perché, perché qualcuno rubi e qualcuno sia derubato, e di che cosa.
Non ho saputo rispondere a tutte le domande, o quanto meno ho dato risposte molto approssimative.
Ricordo ad un certo punto di aver rischiato di incanalarmi in una strada pericolosa, sulla relazione tra soldi e felicità. Non volevo far passare nessun legame in particolare tra denaro e felicità: si è felici da ricchi, da poveri, da medi, così come si è tristi. Però è anche vero che in cassaforte, chi è entrato qui, ha trovato sì una bella collana, ma anche qualche lettera d'amore tra me e mio marito. Le tenevamo lì dentro (cassaforte tranquillamente divelta).



Col denaro mangiamo, ci vestiamo, andiamo via il weekend (che poi appunto forse sarebbe stato meglio rimanere a casa), ecc. Ma in cassaforte metto le lettere d'amore e mi preoccupo delle fotografie. Non posso non far passare questo ai miei figli. Così ho ripreso in parte quel discorso, quella strada rischiosa, non per dire che i poveretti vivono felici d'amore e d'aria e chi è ricco peste lo colga, ma per arrivare un giorno a far capire loro che, vivendo dove viviamo, dove tutto sommato non ci manca niente, è lecito desiderare l'ennesimo giocattolo ma se non si può avere... caspita, ci siamo noi! Siamo noi insieme, stiamo bene, ci amiamo, ridiamo, giochiamo lo stesso. Senza il monito di pensare a chi sta peggio; pensiamo a quanto siamo fortunati e felici già così. 

Tutto il resto che c'è e che verrà sarà abbondanza.

Sul lato pratico, episodio del furto a parte, cerco di tenere i miei figli lontani il più a lungo possibile dal consumismo evitando di frequentare ambienti di cui non condivido (la mancanza di) valori, evitando la tv con relativa pubblicità, selezionando in modo critico con loro i giocattoli od oggetti vari da cui sono attratti, e col vecchio metodo del buon esempio: conduciamo una vita che alcune persone definirebbero morigerata e che a me a volte appare lo stesso piena di sprechi e di superfluo. Stanno iniziando adesso a familiarizzare col fatto che le persone percepiscano uno stipendio grazie al lavoro che svolgono, e che il denaro viene usato per acquistare quel che serve - e spesso qualcosa di più. Non hanno ancora chiaro l'ordine di grandezza di quasi nulla, hanno dei salvadanai, ma non conoscono il valore delle cifre raccolte. E per ora va bene così, sono sicura che troveremo il nostro modo di affrontare la questione mano a mano, crescendo insieme.

Questo post partecipa al Blogstorming di ottobre su Genitoricrescono.



4 commenti:

  1. Che brutto, Sara, mi dispiace tanto per te e la tua famiglia, era una bruttissma sorpresa sicuramente per tutti voi e molto difficile a spiegare ai bambini anche. Alcune persone fanno proprio schiffo! Ti mando un grande abbraccio forte dall'australia - Lizzy.

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    1. Sì, Lizzy, è stata proprio una brutta sorpresa; ai bimbi abbiamo cercato di dare delle spiegazioni adatte alla loro età, senza farli troppo spaventare, ma senza nemmeno tener loro nascosta la cosa.
      Grazie dell'abbraccio, appena accaduto ero davvero scossa!

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  2. Caspita i ladri in casa!:-( Questo per fortuna non mi è ancora successo finora, perchè al di la delle cose o dei preziosi rubati temo che potrei sentirmi violata nella mia intimità e sicurezza....Voi come state da questo punto di vista?

    Graziella De Giorgi

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    1. Ciao Graziella, la sensazione è stata esattamente quella: violazione del proprio spazio, della propria intimità, del proprio nido sicuro. E poi ti scattano tutti i meccanismi di paura e ricerca dei migliori sistemi di sicurezza.
      Comunque, il tempo e la razionalità ridimensionano le emozioni, si fa di nuovo ordine, si controllano porte e finestre una volta di più di prima (o anche due o tre...) e si riparte ;-)

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